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Petrografia Applicata ai Beni Culturali

Responsabile del Laboratorio:

Dott.ssa Elena Pecchioni (Geologo - Tecnico Laureato area scientifica)
 
Numeri Telefonici:
E.  Pecchioni 055 - 2757547
 
E-mail:
elena.pecchioni@unifi.it

 

TARIFFARIO 

 

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Il Laboratorio di Petrografia Applicata ai Beni Culturali del Dipartimento di Scienze della Terra è attrezzato con:

-       bagno ad ultrasuoni;

-       apparecchio ad ultrasuoni;

-       agitatore riscaldante e non;

-       bilancia analitica;

-       centrifuga;

-       Coulter Counter, per conteggio particelle in sospensione;

-       stufa;

-       serie di setacci per analisi granulometrica; 
-     vetreria, reagenti;
-     cilindri di sedimentazione;

-       vasche per prove di assorbimento d’acqua;

-       essiccatori;

-       microscopio ottico in luce trasmessa.

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Nel Laboratorio di Petrografia Applicata ai Beni Culturali è possibile effettuare analisi su materiali lapidei naturali ed artificiali (malte, laterizi ecc):

1-    Separazione della frazione argillosa (inferiore a 4 e 2 µm) di campioni di roccia, necessaria per l'analisi diffrattometrica a raggi X. 
La tecnica prevede una macinazione non aggressiva del campione fino a raggiungere una granulometria fine.
Alcuni grammi di polvere (1-2 gr) vengono poi posti in circa 100 cc di acqua deionizzata all’interno di un apposito provettone; la dispersione del materiale si ottiene passando la soluzione agli ultrasuoni. Successivamente il campione nella provetta deve essere centrifugato per 15’ in centrifuga (bilanciando almeno quattro provette o due all’interno), dopodiché l’acqua restante verrà eliminata e il processo (dispersione agli ultrasuoni con acqua deionizzata e centrifugazione) verrà ripetuto per almeno 5 volte.
Dopo il lavaggio il preparato deve essere inserito nei cilindri di sedimentazione e lasciato per un tempo stabilito dalla legge di Stokes che prevede una relazione tra temperatura, frazione granulometrica che si sedimenta e tempo. Una volta passato il tempo necessario a seconda della frazione granulometrica richiesta, il preparato viene estratto tramite sifonatura dal cilindro di sedimentazione e sottoposto a centrifugazione, per ottenere una maggiore concentrazione. Dopo la centrifugazione ed eliminazione dell’acqua, la “poltiglia” restante viene leggermente diluita in acqua deionizzata e omogeneizzata agli ultrasuoni. Viene quindi prelevata con una pipetta graduata una certa quantità in sospensione e disposta su un supporto in plexiglass ( con un incavo nella parte centrale), di norma sono sufficienti 1-2 ml di sospensione. La tensione superficiale trattiene la sospensione sul supporto che viene fatto asciugare all’aria. Ciò costituisce uno dei metodi più accreditati per la preparazione di campioni argillosi per le analisi dx.
Nel caso in cui il campione presenti elevati tenori di carbonato di calcio, o presenza di sali, sostanza organica ecc., sarà necessario il trattamento del campione per l’eliminazione di questi.
2- Analisi petrografiche in luce trasmessa su sezioni sottili di materiale lapideo naturale ed artificiale.

3 – Analisi di assorbimento d’acqua sui materiali lapidei, per la valutazione dell’efficacia protettiva dopo che si è applicato un trattamento conservativo;

4- Analisi granulometriche.

 

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marmo_degradato 

Ultimo aggiornamento

18.09.2020

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